Caulerpa racemosa

Classificazione scientifica

Dominio: Eukaryota
Regno: Plantae
Divisione: Chlorophyta
Classe: Bryopsidophyceae
Ordine: Bryopsidales
Famiglia: Caulerpaceae
Genere: Caulerpa
Specie: C. racemosa

Descrizione

Caulerpa racemosa (J. Agardh 1873) è un’alga verde della famiglia Caulerpaceae. È originaria del mar Rosso, ma è una specie alloctona del mar Mediterraneo, in cui è penetrata attraverso il Canale di Suez fin dal 1926. In Mediterraneo, insieme con la Caulerpa taxifolia, sta minacciando le praterie di Posidonia oceanica, della quale è una forte competitrice.

Si presenta di colore verde e forma degli stoloni, dai quali si dipartono fronde verso l’alto, in cui sono presenti le strutture fotosintetiche e rizoidi diretti verso l’alto, con i quali aderisce saldamente al substrato. È un’alga unicellulare, in cui la parete cellulare riveste un unico protoplasto.

In natura si trova in zone rocciose e sabbiose con correnti medio-forti e ben illuminate dal sole. In vasca si dovrà cercare di creare lo stesso habitat naturale posizionandola in zone abbastanza illuminate con un adeguato movimento d’acqua e ricreando ogni 6 ore (se possibile) una variazione di corrente.

La Caulerpa racemosa sta colonizzando i nostri mari facendo diminuire in maniera drastica varie specie autoctone in particolare molte praterie di Posidonia. La sua rapida diffusione è dovuta alla facilità di riproduzione sia sessuale che vegetativa attraverso piccoli frammenti trasportati dalle reti o dalle ancore delle imbarcazioni che una volta raggiunto il substrato idoneo riformano il tallo completo dell’alga.

Riproduzione

E’ un’alga monoica in grado si riprodursi sia tramite riproduzione sessuata, sia vegetativa. La riproduzione sessuata avviene per anisogamia con alternanza di generazione gametofitica e sporofitica, dove tipicamente prevale la prima. A partire dal citoplasma, quattro anisogameti vengono liberati contemporaneamente, causando la successiva morte dell’individuo. La moltiplicazione vegetativa può avvenire per: crescita, una parte della pianta muore l’altra estremità continua a crescere; frammentazione, che può essere causata da attività antropiche, moto ondoso e azione dei predatori; formazione di propaguli.

Mentre è ormai noto il processo riproduttivo, restano ancora sconosciuti i suoi segnali di attivazione.

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